Lo studio delle fonti veneziane settecentesche (fondo Cinque Savi alla Mercanzia) e la loro applicazione alla storiografia ottomana mostrano due realtà commerciali vivaci, variegate e inserite all'interno di una complessità globale e non crisi e stagnazione, come sostenuto nel passato.
I commerci veneto-ottomani nel corso del XVIII secolo risentirono di una serie di fattori locali, mediterranei e internazionali in reciproca interazione, per i quali non si può riassumere schematicamente queste due economie in un solo termine o concetto.
L'analisi archivistica delle scale di Larnaca, Aleppo, Smirne e Salonicco ci permette di cogliere pienamente la varietà degli scambi veneto-ottomani nel bacino orientale del Mediterraneo e di individuare i protagonisti locali (umani e merceologici) di questi stessi scambi.
L'analisi economica nel Levante settecentesco ci conduce infine a individuare similarità tra queste due realtà politiche e parallelismi nelle loro politiche commerciali.
The study of 18th-century Venetian sources (Cinque Savi alla Mercanzia fond) and their application to the Ottoman historiography show two commercial realities which were lively, varied and integrated in a global complexity, very different from crisis and stagnation, like it was stated in the past.
Venetian-Ottoman trades throughout the 18th century were affected by a series of local, Mediterranean and international factors which mutually interacted. That is the reason why these two economies cannot be defined with a sole word or concept.
The archival analysis of the harbours of Larnaca, Aleppo, Smyrna and Salonika allows us to fully understand the variety of the Venetian-Ottoman trades in the Eastern Mediterranean basin and to identify the local (both human and product) protagonists of these same trades.
Finally, the economic analysis of the 18th-century Levant allows us to draw some similarities between these two political realities and some parallelisms in their commercial policies.