Abstract:
La tesi di dottorato indaga, con il metodo del diritto comparato, la forma che l’obiezione di coscienza ha assunto in relazione all’interruzione di gravidanza nell’ordinamento italiano, spagnolo e messicano (Città del Messico). Il quadro concettuale di riferimento è collocato al crocevia tra il mantenimento del pluralismo e dell’obiezione di coscienza e la garanzia di un servizio pubblico.
L’elaborato è suddiviso in tre parti. La prima parte affronta alcune fondamentali questioni definitorie e contestualizza la libertà di coscienza e l’obiezione all’interno delle rispettive tradizioni costituzionali e della sfera di applicazione delle Corti regionali dei diritti (la Corte europea dei diritti dell’uomo e la Corte interamericana dei diritti umani).
La seconda parte cala il tema nell’ambito delle pratiche interruttive di gravidanza, dando conto delle cornici legislative nazionali alla luce dei più recenti mutamenti intervenuti in materia. Individua, quindi, le maggiori problematiche applicative incontrate, tentando risalire alle cause della resistenza sociale registrata a seguito dell’entrata in vigore di leggi controverse.
La terza ed ultima parte, infine, dopo aver individuato le maggiori instabilità del sistema di accomodamento, propone alcuni correttivi legislativi che, in un’ottica de iure condendo, possono rivelarsi utili per la costruzione di un modello sostenibile di obiezione di coscienza.