Abstract:
Oggetto di questa tesi dottorale è il Querolus, la sola commedia latina che sia possibile leggere in aggiunta a quelle di Plauto e Terenzio. L’introduzione indaga le principali questioni poste dall’opera: epoca e area di composizione, identificazione dell’anonimo autore e del dedicatario Rutilius, forma originaria, connessioni con la tradizione letteraria precedente (soprattutto plautina), tradizione manoscritta e Fortleben.
Viene poi presentato il testo criticamente rivisto dopo aver esaminato gli otto codici principali, le glosse e gli scholia in essi eventualmente leggibili, gli apparati delle ultime edizioni e le congetture finora avanzate: tale attività esegetica ha preso come riferimento il testo edito da Jacquemard-Le Saos (20032; I ed. 1994) e ha riguardato i passi di maggiore interesse e problematicità. È quindi proposta una nuova traduzione fondata sul testo rivisto secondo questi criteri.
Il commento è dedicato alla discussione di questioni filologiche, all’analisi della lingua, del lessico e dei riferimenti extra-testuali, nonché alle modalità di riuso della tradizione letteraria.
Il capitolo conclusivo si concentra sulla possibilità di definire il Querolus in relazione ai tradizionali generi letterari e sulle diverse componenti di questo testo, con particolare riguardo a quella retorica.