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Attualmente, la pelle animale viene utilizzata in una vasta gamma di prodotti ed accessori: capi di abbigliamento, pelletteria di vario tipo, calzature, articoli di arredo, inserti per gli abitacoli delle automobili di lusso.
Per poter essere utilizzata, la pelle subisce un trattamento, noto come concia, che la trasforma in un materiale lavorabile e duraturo. Nelle fasi terminali del processo e' necessaria una fase di ingrasso, volta al conferimento della morbidezza al tatto, tipica della pelle, ma anche dell'idrofobicità necessaria a mantenere intatte nel tempo le caratteristiche del prodotto.
Gli ingrassi maggiormente utilizzati sono di origine animale, vegetale o sintetica, quasi sempre provenienti da fonti non rinnovabili: ne consegue non solo uno svantaggio economico, soprattutto per gli oli di provenienza petrolifera che subiscono la forte concorrenza da parte dei carburanti, ma soprattutto un impatto ecologico sul medio e lungo periodo dovuto al consumo delle risorse naturali, con un incompleto od assente ricambio. Inoltre, la resa del trattamento di ingrasso è relativamente bassa, dovendo ricorrere ad un recupero -oneroso- del prodotto al termine del processo, se non al suo completo scarto con conseguente inquinamento.
L’attività di ricerca oggetto di questa tesi ha riguardato lo studio di un nuovo sistema di ingrasso sostenibile sia dal punto di vista ambientale sia economico, utilizzando nano‐emulsioni a base di oli vegetali o sintetici, da utilizzare nell’ingrasso delle pelli. I principali obiettivi che il progetto si è proposto di raggiungere erano due: innanzitutto la completa sostituzione di materie prime non rinnovabili con materie prime di origine vegetale, in un’ottica di riduzione dell’impatto ambientale e dei costi; in secondo luogo, la riduzione del quantitativo di ingrasso da utilizzare per chilogrammo di pellame, grazie a una lubrificazione più efficace ottenibile con delle emulsioni più fini.
Il lavoro è stato perciò sviluppato principalmente in due fasi: un preliminare studio sulla modifica in laboratorio degli oli vegetali, è stato seguito dalla produzione di nanoemulsioni olio-in-acqua tramite l'utilizzo di un sistema a base di ultrasuoni. |
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