Abstract:
La conservazione dei monumenti lapidei rappresenta una delle sfide più complesse e
stimolanti del nuovo millennio. I fattori che contribuiscono in maniera determinante al degrado di
complessi architettonici che sono entrati a far parte dei siti-simbolo di ciascun paese, divengono di
anno in anno più pericolosi e difficili da gestire.
Il presente lavoro si occupa di analizzare le problematiche della conservazione in Estremo
Oriente, focalizzando la sua attenzione sulla situazione della Cina. Il progetto di ricerca si suddivide
in due parti fondamentali: una prima fase più strettamente teorica ed un secondo momento dedicato
all'analisi degli approcci operativi. Fermo restando che la disciplina della conservazione nasce,
come scienza, solo in tempi recenti, la prima parte si propone come disamina delle origini e
dell'evoluzione, anche storica, del concetto stesso di conservazione in Cina. Sulla base di tre ordini
di indagine - lessicale, storico e giuridico -, cui si affianca un riferimento alle tematiche delle
cooperazioni internazionali, come elemento di un certo rilievo nella formazione di una mentalità
conservativa in Cina, si cerca di definire il quadro teorico da cui muovono i progetti di
conservazione cinesi.
Successivamente, nella seconda fase, dopo una presentazione dei materiali lapidei
comunemente usati per la produzione architettonica di rilievo artistico in Asia, si analizzano i
principali fattori deteriogeni che intervengono in misura maggiore nei processi di degrado della
pietra in Estremo Oriente. A ciascuna problematica vengono infine affiancati dei casi
esemplificativi che collaborino a delineare non solo le modalità operative e le metodologie tecniche,
ma anche gli aspetti di tutela e gestione di un sito. L'ultima parte di questo lavoro viene quindi dedicata
all'osservazione di tre casi cinesi per i quali si propone lo "studio di un sito". Appartenenti
tutti alla tipologia del tempio-grotta buddhista, i tre casi analizzati sono stati scelti per motivazioni
precise e in aderenza alle tematiche del lavoro di ricerca stesso: le caratteristiche di questo
monumento contribuiscono infatti a delineare non solo i legami dell'arte cinese con l'arte indiana
(l'archetipo dei templi-grotta è indiano), ma anche l'evoluzione e le trasformazioni del gusto
artistico cinese oltre che dare, in numerosi modi, svariati contributi circa la storia anche sociale
della Cina dei periodi in cui fu attiva la realizzazione di nuove grotte. I tre siti - Yungang, Longmen
e Dazu - sono stati dunque scelti per l'importanza che essi rivestono sulla base delle motivazioni
ora specificate, per i materiali lapidei in cui sono stati realizzati e per le particolari problematiche
che incidono in maniera primaria nel loro degrado. Lo studio di ciascun sito preso in esame, quindi,
a partire da una prima fase di definizione del valore artistico, storico e sociale del complesso
monumentale in questione, passa ad un secondo momento dedicato alla ricostruzione della storia
della conservazione dello stesso, cui fa da conclusione la disamina delle problematiche che
interessano il monumento sulla base del materiale proveniente dalle fonti presenti in letteratura, su
osservazioni condotte in seguito a missioni effettuate in loco e dalle informazioni fornite da
personale incaricato della supervisione alle opere di restauro e conservazione dei siti considerati.
Attraverso queste due sezioni di indagine, dunque, questo progetto di ricerca si propone di
raggiungere il suo obiettivo principale: dare una immagine il più possibile precisa delle modalità
conservative presenti in Cina che, senza trascurare le eventuali analogie e differenze esistenti tra i|
"caso cinese" e l'Asia, possa portare ad un dialogo di sicuro interesse tra Oriente e Occidente.
In the last few years, the safeguard of stone cultural proprerties and their conservation through
a restoration and perservation policy have become one of the most pressing and stimulating
challenge of the new millennium. Nowadays factors affecting this kind of sites are growing in
number and getting more and more dangerous. Their contribution to stone decay is getting so
important that any country all around the world is looking for new remedies in order to protect in
the best way their cultural heritage. In the same time, the enhancement of a strong and effective
policy for the protection of stone monuments is one of the key point of present days international
cultural debates.
Trying to underline the peculiar Asiatic features in the activities of restoration and
maintenance of cultural heritage of Far Eastern Asia, this doctoral research finds its aim in
understanding at the most extent the situation of stone conservation in the peculiar Chinese context.
To this purpose, this work is made up of two main sections: the first one focused on conservation
theories, while the main topic of the second one is description of operational guidelines and
methodologies. Being a new born science, conservation in China has been analysed from different
point of view - lexical, historical, legal point of view - in order to sketch out principles and attitude
shown by Chinese toward this special topic. A particular regard has been given to the problem of
international cooperation which is proven to be one of the most important factor enhancing Chinese
modern conservation skills.
The second section is therefore focused on the technical aspects of conservation issues.
After a description of different kind of stone commonly used in Far Eastern Asia, this part pays
particular attention to the main problems affecting Asian cultural properties. In order to give the
utmost scientific rigour to this analysis, many examples have been given to substantiate not only
remedies and techniques of restoration, but also zoning and management strategies that are useful to
protect sites.
After the presentation of the outlines of Chinese conservation plans, the last part of the work
gives evidence to this theoric plan analysing some of the more relevant stone monuments in China.
Because of their historical, artistic and social importance in Chinese context, Buddhist cave temples
- Yungang, Longmen and Dazu - have been chosen as case studied and described from historical
and artistic point of view. Furthermore special consideration has been given to restoration projects
and conservation measures that have been taken in China in past and recent times. The final part is
then focused on peculiar problems affecting the sites that can be seen from in situ observations.
Meeting the pros that are in charge of current restoration projects of these Chinese sites offers new
actual information about stone conservation in China
The main and final goal is to achieve an aware and more detailed understanding of Chinese
conservation attitude and activities focused not only on Asiatic features, peculiarities and needs, but
also on analogies and differences between China and other countries all around the world that can
bring an enriching dialogue between East and West.