Aemilia Lanyer's female utopia

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dc.contributor.advisor Bottalla, Paola it_IT
dc.contributor.author Guadagnini, Cristina it_IT
dc.date.accessioned 2010-03-08T08:11:38Z it_IT
dc.date.accessioned 2012-07-30T07:16:27Z
dc.date.available 2010-03-08T08:11:38Z it_IT
dc.date.available 2012-07-30T07:16:27Z
dc.date.issued 2003-02-13 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/759 it_IT
dc.description.abstract Questa tesi è incentrata sull'unica opera di Aemilia Lanyer pervenutaci, Salve Deus Rex Judaeorum. La raccolta, pubblicata nel 1611 quando l'autrice aveva 42 anni, sembra avesse lo scopo di riallacciare i rapporti con potenti mecenati e di trovarne di nuovi. Il genere religioso era uno dei pochi considerati accettabili per delle scrittrici donne, ma la scelta della Lanyer è innovativa in quanto preferisce un tipo di opera religiosa originale alle più comuni traduzioni. La raccolta è attraversata da contraddizioni e tensioni, e infatti è segnata da continue oscillazioni tra la lode e la critica. Il primo capitolo analizza la struttura formale del Salve Deus, in particolare le varie le varie parti che compongono l'opera. Se ne possono identificare tre sezioni principali all'interno: un gruppo di nove dediche a possibili mecenati, una sezione piuttosto lunga che consiste nella narrazione della passione di Cristo, e un poemetto epidittico in lode di Cookham, il possedimento dove risiedevano occasionalmente Margaret e Anne Clifford, due tra le più importanti mecenati della Lanyer. La sezione centrale, per la sua posizione e la notevole lunghezza, era molto probabilmente considerata dall'autrice la parte principale dell'opera. Il secondo capitolo presenta un'analisi testuale del Salve Deus, fecalizzata soprattutto su metrica, ritmo e le principali figure retoriche riscontrate nell'opera. Il terzo capitolo identifica e analizza dicotomie e parallelismo in quanto figure retoriche dominanti nella raccolta, a livello formale, strutturale e tematico. Il quarto capitolo è incentrato sull'ultima parte del Salve Deus, cioè il poemetto epidittico 'The Description of Cooke-ham', in rapporto alle altre sezioni della raccolta. Lo scopo di questa parte della tesi è quello di segnalare gli elementi omogenei o devianti all'interno di 'Cooke-ham', scoprendo quindi (almeno in parte) la fitta rete di riferimenti che lega macrotesto e microtesto. Il quinto capitolo verte sull'identificazione dei vari generi riscontrabili nel Salve Deus, un'opera complessa e composita, mettendoli in relazione alla tradizione. La seconda parte di questo capitolo tratta parallelamente 'Cooke-ham' della Lanyer e 'To Penshurst' di Ben Jonson, con particolare riferimento al rapporto dei due poeti coi loro mecenati. Il sesto capitolo affronta un aspetto cruciale dell'opera della Lanyer, cioè la negoziazione del suo rapporto con le donne mecenati. I punti principali analizzati sono le ragioni della scelta di un numero così alto di mecenati (esclusivamente donne), il perché l'autrice abbia scelto in particolare quelle donne come possibili mecenati e le strategie messe in atto per 'adattare' le dediche alle destinatane. Salve Deus è un'opera singolarmente ambigua, poiché presenta, all'interno di schemi tradizionali dal punto di vista strutturale, tematico e formale, elementi con un alto potenziale sovversivo. Oggetto della seconda parte di questo capitolo è la veemente difesa delle donne che la Lanyer inserisce all'interno della narrazione della passione di Cristo. 'Eves Apologie' (L'Apologia di Eva) è infatti uno degli inteventi in favore delle donne più coraggiosi di questo periodo. In questa parte del capitolo, l'opera della Lanyer è messa in relazione ad altre difese delle donne dell'epoca, precisamente con i pamphlet di Rachel Speght, 'Ester Sowernam' e 'Constantia Munda'. Seppur rendendo il debito omaggio alle persone potenti, la Lanyer attua una critica piuttosto decisa delle soffocanti strutture sociali maschili, e anche dell'indifferenza e condiscendenza spesso dimostrata dalle nobili mecenati nei confronti di persone provenienti da un diverso ceto sociale (seppure appartenenti al loro stesso sesso). Da questo punto di vista, Salve Deus è quindi l'espressione allo stesso tempo delle critiche e dei desideri dell'autrice. E' l'utopia femminile della Lanyer. This work focuses on Lanyer's only extant work, the poem Salve Deus Rex Judaeorum. The collection was published in 1611, when the poet was 42, and was seemingly aimed at regaining contacts with powerful patrons, besides catering for new ones. Religious writing was one of the few genres deemed as acceptable for women writers, yet Lanyer was innovative in her choice to prefer original writing to the more usual translations. The poem is crossed by tensions and contradictions, especially when touching the poet's relationship with her patronesses, so much so that the work displays continuous oscillations between praise and criticism. The first chapter deals with the formal structure of Salve Deus, especially with the several parts composing the poem. Basically it is possible to identify three main sections within the work: a group of nine dedications in praise of prospective patronesses, a lengthy section narrating the passion of Christ, and an epideictic poem in praise of Cookham, a manor where Margaret and Anne Clifford (two of Lanyer's most important patronesses) occasionally resided. The title poem, of remarkable extension and set in central position, was very probably meant by the author as the core of her work. The second chapter presents a textual analysis of the poem, focused on metre, rhythm and on the main rhetorical figures in the poem. The third chapter treats and identifies dichotomy and parallelism as the governing figures in Salve Deus, both at a formal, structural and thematic level. The fourth chapter concentrates on the last section of Salve Deus, namely the epideictic poem 'The Description of Cooke-ham', in relation to the other parts of the collection. This chapter aims at detecting homogeneous or deviant features within 'Cooke-ham', and at uncovering (at least partially) the thick net of references tying macrotext and microtext. The fifth chapter tries to identify the several genres displayed by Salve Deus, a highly composite work, and links them with the tradition. The second part of the sixth chapter compares and contrasts Lanyer's 'Cookeham' with Ben Jonson's 'To Penshurst', paying particular attention to the treatment of patronage in the two estate poems. The sixth chapter faces a crucial aspect of Lanyer's work, namely the poet's negotiation of her relationships with her patronesses. The main points treated are the reasons why the poet chose to address such a large number of dedications to exclusively female dedicatees, the grounds for her choice of those particular women as prospective patrons, and the strategies used to 'adapt' the dedications to the addressees. Salve Deus is a singularly doublevoiced work, as Lanyer inserts within traditional frames (structural, thematic and formal), elements with a highly disruptive potential. The object of second part of this chapter is the astonishingly vehement defence of women inserted by Lanyer within the narration of the passion. 'Eves Apologie' is indeed one of the most spirited interventions in favour of women of this period. In this part of the chapter, moreover, Lanyer's poem is compared with other contemporary defences of women, precisely with the pamphlets by Rachel Speght, 'Esther Sowernam' and 'Constantia Munda'. While paying due homage to people holding power, Lanyer is considerably sharp in her critique of male suffocating social structures, but also of the aristocratic indifference and condescencence of noblewomen even toward the members of their own sex, if they do not belong to their social class. Seen in this light, Salve Deus is therefore Lanyer's expression of her stigmas and at the same time of her desires. It is Lanyer's female Utopia. it_IT
dc.format.medium Tesi cartacea it_IT
dc.language.iso en it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Cristina Guadagnini, 2003 it_IT
dc.title Aemilia Lanyer's female utopia it_IT
dc.type Doctoral Thesis it_IT
dc.degree.name Anglistica it_IT
dc.degree.level Dottorato di ricerca it_IT
dc.degree.grantor Facoltà di Lingue e letterature straniere it_IT
dc.description.academicyear 2001/2002 it_IT
dc.description.cycle 14 it_IT
dc.degree.coordinator Perosa, Sergio it_IT
dc.location.shelfmark D000219 it_IT
dc.location Venezia, Archivio Università Ca' Foscari, Tesi Dottorato it_IT
dc.rights.accessrights Accesso locale (tesi cartacea) it_IT
dc.format.pagenumber 1 v. it_IT
dc.degree.discipline Studi Anglo-Americani e Ibero-Americani it_IT


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