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La tesi è composta da quattro articoli che riassumono gli studi svolti durante il
programma del dottorato di ricerca. L'idea comune sottostante a questi articoli è il
tentativo di comprendere come gli individui raccolgono, usano e producono
informazioni sotto differenti schemi di incentivi.
Individui razionali prendono decisioni sulla base delle informazioni che hanno a
disposizione; decisioni che possono essere totalmente opposte a seconda della quantità e
qualità dell'informazione disponibile così come a seconda delle fonti e della specie. Ciò
avviene sia in contesti più prettamente economici, come quello finanziario, sia in
contesti meno ortodossi come, per esempio, la scelta d'uso del tempo libero o la scelta
del ristorante dove cenare. Un esempio è presentato nel capitolo 1 dove è considerato un
modello in cui degli individui sono chiamati a scegliere un livello di redistribuzione del
reddito. Noi mostriamo come la quantità scelta di redistribuzione dipende dal livello
d'informazione sulle prospettive di reddito futuro posseduta da ogni individuo. Inoltre
mostriamo come alcuni individui possono cambiare la loro decisione di voto se
dispongono di maggiori informazioni.
In molte situazioni, come quella descritta nel capitolo 1, gli individui assegnano un
valore alle informazioni che possono ottenere. Questo valore dipende, per esempio, da
come queste informazioni influenzano la probabilità di prendere una decisione giusta e
dal costo di commettere un errore. Per questo, individui razionali impiegano risorse per
acquisire informazioni che poi usano per massimizzare le loro rendite future. A questo
argomento (l'acquisizione di informazioni) sono dedicati i capitoli 2 e 3 che considerano
una rete di comunicazione dove degli individui pagano un costo per formare dei
collegamenti con altri individui al fine di ottenere delle informazioni di un dato valore.
In particolare consideriamo la formazione di queste reti di comunicazione. Nel capitolo
2 studiamo l'equilibrio di lungo periodo, per differenti livelli del costo di formazione dei
collegamenti, in reti caratterizzate da una trasmissione imperfetta delle informazioni.
Nel capitolo 3, in un modello simile al precedente, la tecnologia di trasmissione
dell'informazione nella rete è endogenamente determinata nel modello.
Infine notiamo come vi siano delle situazioni dove degli individui prendono delle
decisioni sulla base delle informazioni (pubbliche e private) che hanno a disposizione e
come queste decisioni producono un informazione aggiuntiva per tutti quegli individui
che devono agire in tempi successivi. Nel capitolo 4 presentiamo i risultati di uno studio
sperimentale sulla produzione e sull'uso di informazioni sotto differenti schemi di
incentivi, in una situazione dove ogni individuo riceve un segnale privato e l'azione
scelta è pubblica e può avere un contenuto informativo per gli altri agenti presenti nel
contesto.
Segue una più dettagliata descrizione del lavoro di ricerca presentato nei singoli
capitoli.
Nel capitolo 1 consideriamo, il così chiamato, effetto POUM (cioè l'idea che la gente
povera non desidera alti livelli di redistribuzione a causa della speranza di essere ricchi
nel futuro). Lo schema di riferimento è quello descritto nel paper di Benabou e Ok
(2001). In questo lavoro studiamo come l'eterogeneità nella dinamica dei redditi
influenza l'effetto POUM. Per far questo consideriamo uno schema dove gli individui
valutano il loro reddito atteso usando non solo l'informazione relativa al reddito corrente
ma anche informazioni relative a caratteristiche osservabili come il sesso, l'età, la razza
il titolo di studio e così via. Per concentrare la nostra attenzione su come l'eterogeneità
influenza l'effetto POUM, usiamo delle semplici funzioni lineari di transizione del
reddito che, in assenza di eterogeneità, producono un effetto POUM nullo. In questo
modello la popolazione è divisa in 2 gruppi, ognuno caratterizzato da una differente
funzione di transizione del reddito. In questo schema dimostriamo che l'effetto POUM
esiste e che può essere sia positivo (diminuisce il supporto verso le politiche
redistributive) che negativo (aumenta il supporto), a seconda dei parametri del modello.
Inoltre, con delle simulazioni numeriche, mostriamo come in questo schema l'effetto
POUM è indipendente da una particolare forma (la concavità) della funzione aggregata
di transizione del reddito. Infine, usando i dati sui redditi delle famiglie italiane forniti
dalla Banca d'Italia, conduciamo una verifica empirica sull'effetto POUM per differenti
livelli di discriminazione in gruppi sociali. Il risultato principale è che una maggior
differenziazione in gruppi sociali riduce l'effetto POUM fino a farne cambiare la
direzione (cioè aumenta il supporto alle politiche redistributive)
II capitolo 2 considera una semplice rete di comunicazione caratterizzata da un
architettura endogena e da una imperfetta trasmissione dell'informazione così come
quella descritta in Baia and Goyal (2000). Analizziamo il processo di formazione della
rete in uno schema dove gli individui massimizzano la propria utilità formando e
cancellando i legami. Il contributo di questo lavoro è che, seppur non siamo in grado di
descrivere completamente tutti gli equilibri verso cui può converge il sistema, riusciamo
a fornire una descrizione completa di un sotto-insieme di essi: tutti gli equilibri
stocasticamente stabili in reti con un numero di agenti sufficientemente alto. Per
individuare tali stati d'equilibrio dobbiamo assumere che gli individui occasionalmente
commettono degli errori nel loro processo di decisione; poi studiamo il limite della
distribuzione invariante come la probabilità di commettere errori va a zero. Le
architetture di rete in equilibrio sono estremamente semplici: complete, a stella o vuote
a seconda del costo di formazione dei legami.
Il capitolo 3 propone una rete di comunicazione caratterizzata da un architettura
endogena e da una imperfetta trasmissione dell'informazione così come quella descritta
in Baia and Goyal (2000), ma con la differenza che nei legami il tasso di decadimento
(decay rate) dell'informazione è endogeno. Il decay endogeno è modellato come
dipendente dal risultato di un gioco di coordinazione che ha luogo in ogni coppia di
individui direttamente collegati. Questo gioco è caratterizzato da 2 equilibri: uno è
efficiente mentre il secondo è risk dominant. In questa maniera cerchiamo di focalizzare
l'attenzione sul trade-off tra complessità (efficienza) e compatibilita come illustrato nel
seguente esempio. Ipotizziamo che un individuo deve inviare un messaggio e che può
usare il formato word o quello ascii. Il primo formato è più efficiente solo se coloro che
lo ricevono posseggono il Word sotware. Il secondo formato è meno efficiente ma tutti
lo potranno leggere. Il modello ha altre due importanti caratteristiche: il valore
posseduto da ogni individuo dipende dalla sua posizione nella rete e l'interazione tra due
agenti influenza tutta la rete. Questo modello è caratterizzato da una molteplicità di
equilibri ma, usando i concetti della stabilità stocastica, riusciamo a fornire una
descrizione completa degli stati stocasticamente stabili.
Il capitolo 4 è il risultato di una ricerca svolta presso l'Università di Alicante
congiuntamente con Miguel A. Meléndez-Jiménez, Giovanni Ponti e Fernando Vega
Redondo. Il capitolo riporta i risultati di un esperimento progettato per individuare la
tensione tra incentivi individuali e la rivelazione dell'informazione in un gioco
tradizionale giocato in molti paesi e conosciuto in Spagna con il nome di Chinos. Il
gioco inizia con dei giocatori che nascondono nelle proprie mani un certo numero di
monete che va da zero a un massimo specificato (spesso 3). Poi in un dato ordine, a
turno, i giocatori cercano di indovinare il numero totale delle monete nascoste nelle
mani. Dopo che tutti i giocatori hanno espresso la loro opinione viene rivelata la
risposta giusta. In questa maniera ogni giocatore conosce il numero delle monete che
nasconde nella sua mano e, se non è il primo a tentare di indovinare, conosce tutti i
tentativi dei giocatori che si sono espressi prima di lui. Questo gioco è stato analizzato
inizialmente da Pastor-Abia et al. (2000) che hanno considerato una versione generale.
Nell'esperimento usiamo 3 differenti schemi di vincita, ognuno dei quali in equilibrio è
caratterizzato da un differente livello di rivelazione dell'informazione privata (rivelata
dalle scelte degli individui). La prima variante è progettata in maniera che gli incentivi
dei giocatori non confliggano tra loro. Così le loro decisioni non riflettono nessuna
considerazione strategica e rivelano perfettamente il loro segnale privato. La seconda e
terza variante del gioco sono giochi a somma zero e quindi gli incentivi dei giocatori
sono in contrasto. La seconda variante è progettata in modo che, in equilibrio, i
giocatori rivelano il proprio segnale; la terza invece è progettata in maniera che, in
equilibrio, i giocatori usano una strategia che non rivela niente della propria
informazione privata. I risultati empirici sostengono con buone percentuali le previsioni
di equilibrio teoriche, perfino quando queste sembrano essere estremamente complesse.
The dissertation includes four papers which summarize the research works performed
during the Ph.D program. The common idea underlying these papers is an attempt to
understand how individuals collect, produce and use information under different
institutions and different incentives.
Often individuals take decisions on the basis of available information and these
decisions can be totally opposed depending on the quality of information as well as on
the quantity, kinds and sources. These decisions can be regarding financial or
investment acts as well as the use of time off or in which restaurant to lunch. An
example of this is presented in chapter 1. Here we illustrate a model where people have
to vote a level of income redistribution. We show as the preferred level of redistribution
depends on the information care about the future income perspectives. Moreover we
show as many people can reverse the vote's decision if the quantity of available
information changes.
In many situations, as that described in chapter 1, individuals could attach a value at the
available information. This value could depend, for example, on like new information
can affect the probability to take right decision and on the relative cost of a mistake.
Therefore rational individuals could use economic resources to collect information with
the aim to maximize their future gains. Related on this issue (the collection of
information) are chapters 2 and 3 that consider a communication network where
individuals pay a cost to form links with other agents and collect a valuable information.
We study the network formation under different assumptions. In chapter 2 we study the
long run equilibrium in according to link cost in networks characterized by an inperfect
information trasmission. In chapter 3 the technology of information trasmission is
endogeneously determined in the model.
Finally we note that there are situations where people take decisions on the basis of the
available information (public and private) and these decisions produce new available
information for all individuals that have to act later. In chapter 4 we present the
experimental results about production and use of information under different incentives
and in a setting where each individual obtains a private signal and her action is public.
Follwos more detailed descriptions of the research works presented in the chapters.
In chapter 1 we consider the POUM hypothesis (the idea that poor people do not
support high level of redistribution because they hope to be rich in the future) like
described in the seminal paper of Benabou and Ok (2001). We study how the
heterogeneity in income dynamics affects the POUM. To do this, we consider a setting
where individuals evaluate their future expected income using both their current income
and on the basis of observable characteristics such as education, race, gender and so on.
To focus our attention on the effect heterogeneity has on the POUM effect, we use
simple linear income transition functions that, in the absence of heterogeneity, produce
a null POUM effect. We propose a simple model with the population divided in two
groups, each characterized by different income dynamics, which shows how a POUM
effect could exist and could be working in both directions: increasing or decreasing the
support for redistribution depending on parameters of the model. In this context we
show, by numerical simulation, that the POUM effect is independent of a particular
shape (the concavity) of the resulting aggregate income transition function. Finally,
using data on Italy, we perform empirical estimations of the POUM effect for different
level of discrimination in social groups (in according to some observable individual
characteristics). The main result is that the greater the differentiation in social groups,
the smaller the POUM effect, going so far as to be working in opposite direction.
Chapter 2 considers a simply communication network characterized by an endogenous
architecture and an imperfect transmission of information as Bala and Goyal (2000). We
analyze the process of network formation in a dynamic framework where self -
interested individuals can form or delete links. The contribution of our paper is that
even though we are not able to describe completely all equilibria system converges, we
can provide a full description of a special subset of them: all stochastically stable
equilibria in networks with a sufficiently large number of agents. To single out
stochastically stable equilibria we have to assume that agents are doing mistakes in their
decision process; then we study the limit of the invariant distribution as the probability
of mistake goes to zero. The equilibrium network architectures are very simple for a
sufficiently large number of agents: complete, star or empty network in according to
link cost.
Chapter 3 considers a communication network characterized by an endogenous
architecture and an imperfect transmission of information as in Bala and Goyal (2000)
but with the difference that it is characterized by an endogenous rate of information's
decay. Endogenous decay is modelled as dependent on the result of a coordination
game, played by every pair of directly linked agents and characterized by 2 equilibria:
one efficient and the other risk dominant. In this way we model a trade-off between
complexity (and efficiency) and compatibility. This trade-off is illustrated by the
following example: an individual has to pass a message and can write it in word format
or ascii format. The first choice is more efficient only if the reader has the Word
software. The second choice is less efficient but all the people can read it. This model
has other two important features: the value of each individual depends on her position
inside the network and the interaction between two agents affects all agents in the
network. The model has a multiplicity of equilibria and we are able to produce a full
characterization of stochastically stable states.
Chapter 4 is the result of a research performed at University of Alicante joined with
Miguel A. Melendez-Jimenez, Giovanni Ponti and Fernando Vega Redondo. This
chapter reports on an experiment designed to shed light on the tension between
individual incentives and information revelation in a traditional parlour game played in
many countries, which in Spain is know as Chinos. In this game, players start by hiding
in their hands a number of coins (or pebbles), from zero to a certain maximum number
(often three). Then, in some pre-specified order, each player produces a guess on the
total number of coins in the hands of every player. After that all have done the guess the
right answer is revealed. When doing so, a player is informed of her own number of
coins and, if she is not the first one to speak, the guesses produced by all others who
preceded her. The Chinos game was first strategically analyzed by Pastor-Abia et al.
(2000), where they mainly consider a generalized version. We consider three
alternatives payoff functions, whose equilibria differ in the amount of information
players optimally reveal through their choices. The first variant is designed so that
players'incentives do not conflict. Therefore, their decisions should not reflect any
strategic considerations and thus represent a perfect signal of their private information.
The second and third variants are zero-sum games and, therefore, the incentives of
players are fully opposed: the second is designed in a way that the unique equilibrium
displays revelation while the third one is designed to exhibit an uninformative pooling.
We observe a remarkable frequency of equilibrium outcomes, even when only
sophisticated pooling sustains optimal behavior. |
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