Il capitolo cattedrale di Padova, il più importante e più ricco del Dominio veneziano, non è supportato da studi storici all’altezza della sua ricchezza documentaria. Lo spoglio dell’archivio capitolare e di altri archivi padovani e veneti ha suggerito di fissare l’attenzione sulla cattedrale, luogo, spazio di vicende, intreccio di uomini e poteri. L’indagine sta fra due guerre: la conquista veneziana di Padova (1405) e la guerra di Cambrai (1509, Venezia perde Padova). Cattedrale, capitolo e canonici, per tutto il secolo, sono annodati alla storia italiana ed europea. Per scandagliare il capitolo si sono utilizzate tre prospettive. La prima vuole illustrare il costituirsi di una cattedrale suddita, “venezianizzata”, seguendo il capitolo dal 1406 al 1470, dall’involuzione in cui piombò al cambio di dominio alla risalita fino al riequilibrio tra Stato veneziano e Roma papale. La seconda prospettiva insegue problemi: i rapporti dei canonici con il vescovo, il disciplinamento dei circa 90 preti, cappellani e chierici sottoposti al capitolo, le discussioni sulla residenza dei religiosi (canonici compresi) e i continui diverbi e scontri insorti tra i confratelli del capitolo. La terza e ultima prospettiva osserva i 194 canonici censiti nei documenti, recalcitranti tanto alle descrizioni di sintesi quanto alla prosopografia. Fertile, invece, è la descrizione ottenuta intrecciando geografie e casi singoli e raggruppando i canonici per aree geopolitiche: veneziani, padovani, sudditi del Dominio e stranieri. La conclusione dell’indagine, infine, è la Tempesta, la cattedrale sconvolta dalla guerra di Cambrai. Si tratta, più che del compiersi della storia trascorsa, dell’inizio di una nuova storia, l’Età moderna.
Padua’s cathedral chapter, the most important and wealthiest chapter in the Venetian Dominions, has not been studied despite the abundance of documentary sources available. An examination of the chapter’s archive and of other Paduan and Venetian archives suggested that attention be focused on the cathedral as a place, a space of events, a network of men and power. The research is situated between two wars: the Venetian conquest of Padua (1405) and the War of the League of Cambrai (1509, when Venice lost Padua). The cathedral, the chapter and the canons, throughout the century, are closely tied with Italian and European history and three perspectives have been used to sound out the chapter and the cathedral. The first means to illustrate the construction of a subject cathedral, “venezianizzata”, and follows the chapter from 1406 to 1470, that is, from the involution into which it fell after the change of lordship from the Carrara to the Venetians, until a new equilibrium was reached between the Venetian state and papal Rome. The second perspective faces specific problems: the relationship between Paduan canons and their bishop, the maintenance of discipline among some 90 priests, chaplains and clerics subject to the chapter, discussions about residence and absenteeism among the ecclesiastics, and the continuous altercations and collisions among the chapter’s “brothers”. The third and final perspective looks at the 194 canons identified in the documents (1406-1509). They have proven to be recalcitrant to syntheses as much as to individual and analytical description. Fertile, on the other hand, is the description obtained by interweaving geographies with single cases and by subdividing canons according to geopolitical areas of origin: Paduans, Venetians, subjects of the colonial empire and foreigners. The research concludes, finally, with a storm, with Padua’s cathedral thrown into confusion during the siege and the war of the League of Cambrai; rather than the fulfillment of a past history, the storm marks the beginning of a new one, the Modern Era.